
SCRITTURA GIAPPONESE
Nata a Milano, Graziana Canova Tura ha lavorato alla Banca Commerciale Italiana ed è laureata in Lingua e Letteratura Giapponese presso l’Università Ca’ Foscari di Venezia. Oggi vive a Lovere (BG), paese d’origine dei suoi genitori.
Tra il 1970 e il 1975 ha vissuto e lavorato a Tokyo, frequentando corsi di lingua giapponese presso la Sophia University e studiando la danza classica di corte Bugaku con la Nippon Gagaku Kai. In quegli anni ha condotto una trasmissione radiofonica in lingua italiana per la NHK, la radiotelevisione nazionale giapponese, e ha collaborato a programmi televisivi e riviste dedicati alla cucina italiana.
Appassionata di arti tradizionali giapponesi, ha seguito corsi di ikebana, sumi-e, shiatsu e shodō (scrittura col pennello, praticata per 25 anni). Nel 2005 una sua opera è stata esposta nelle collettive degli allievi del maestro Tanaka Shingai a Bourg-Argental (Francia) e a Mestre.
Membro di lungo corso della European Association for Japanese Studies, è socia fondatrice del Centro di Cultura Italia-Asia “Guglielmo Scalise” di Milano e dal 1976 fa parte dell’AISTUGIA (Associazione Italiana per gli Studi Giapponesi), della quale è stata Consigliere dal 2006 al 2011. Dal 2009 è inoltre membro onorario dell’Associazione Stampa Agroalimentare.
Studiosa della cultura alimentare giapponese, ha pubblicato diversi volumi, tra cui:
Il Giappone in cucina (Mondadori, 1994; Ponte alle Grazie, 2006 e 2015; Corriere della Sera, 2022; Vallardi, 2023)
La cucina zen (Xenia, 1998; nuova edizione Aracne, 2018)
Giappone (Fabbri, 1999, esaurito)
Sushi (Fabbri, 2000, esaurito).
Ha inoltre curato traduzioni di grandi autori giapponesi per la collana di Classici di Marsilio, premiate con il Premio Alcantara 2000:
Fukunaga Takehiko, La fine del mondo (1988)
Edogawa Ranpo, La belva nell’ombra (1992; ripubblicato da La Repubblica nel 2023 e da Feltrinelli nel 2025)
Enchi Fumiko, Maschere di donna (1999; ripubblicato da La Repubblica nel 2023).
